Musica è libertà. Al Carcere di Secondigliano, dove mi sono recato in visita questa settimana, ho assistito ad un bellissimo concerto dei sancarlini, l’orchestra sociale che porta il Real Teatro di San Carlo in mezzo alla gente ‘comune’, a riprova di come la musica sia magia capace di allignare dovunque; i sancarlini hanno suonato per i detenuti del carcere, portando loro l’energia della musica, la voglia di libertà e di riscatto.
Ho visto il lato delle Istituzioni che preferisco: lo Stato, rappresentato dai dirigenti del carcere e dalla polizia penitenziaria e dagli assistenti sociali, da chi si prodiga, non tanto per punire, ma per offrire un’altra opportunità a chi ha sbagliato, portando l’arte nei carceri, insegnando mestieri, arte e teatro. La musica ha portato a Secondigliano la libertà che le è propria, sulle cui ali spero che subito ritornino a volare quei ragazzi che hanno sbagliato e che vogliono un’altra opportunità per offrire un loro contributo alla società.