#sindacodistrada #diario New York 3-9 Giugno 2015 – Giorno 2
Napoli e New York City, cittá che si svelano ad ogni angolo di strada e si lasciano raccontare.
Questa mattina ho incontrato il Console generale d’ Italia, Natalia Quintavalle presso la sede del consolato in Park avenue dove si trova anche l’Istituto Italiano di cultura, di cui il Console é direttore ad interim. Durante il colloquio, ho presentato le enormi potenzialitá che la città di Napoli ha sviluppato nel corso degli ultimi anni e di come ció ha prodotto un’ inversione di tendenza in ambito turistico, culturale, ma anche sociale.
A seguire ho avuto il piacere di incontrare il Senatore Joseph Griffo, di origini calabresi, ex Sindaco di Rome ( Stati Uniti) che accompagnerá a Napoli un nutrito gruppo di legislatori italo-americani il prossimo autunno.
Il progetto del Console di creare un unico luogo di riferimento istituzionale italiano ha portato al trasferimento nello stesso palazzo del consolato, gli uffici dell’ Ente del turismo italiano. Il Direttore, Eugenio Magnani che mi ha accolto con un caffè “napoletano”, si é soffermato sulla necessitá di raccontare storie che aiutano a sdoganare la città dai preconcetti negativi che per troppi anni l’hanno ingabbiata. Napoli da vivere. Cosi come New York City , ecco perché ho preso la metropolitana, a pochi passi dal consolato, per andare all’incontro con gli operatori turistici presso la sede di Eataly, sulla 5th Avenue.
Nell’ambito della conferenza stampa per l’edizione 2015 del Napoli Pizza Village, ho presentato i progetti di promozione culturale e turistica che l’amministrazione ha messo in campo. Napoli movietour, Wedding in Naples sono solo alcune delle cose che la città offre in termini innovativi, per accrescere il flusso turistico in entrata, già molto soddisfacente.
Dopo un veloce pranzo con gli amici pizzaioli da Rosso Pomodoro nel Greenwich Village, la giornata é proseguita con l’incontro con il Rappresentante Permanente d’Italia alle Nazioni Unite, Ambasciatore Sebastiano Cardi e il suo staff. Al 49esimo piano del palazzo che ospita gli uffici, la cittá di New York ti lascia senza fiato. L’interessante scambio di opinioni sullo scenario internazionale di cui anche la città di Napoli é protagonista, pone l’accento sull’importanza di costruire una diplomazia dal basso tra le cittá.
La lunga ma piacevole passeggiata dalla 2nd avenue al Calandra Institute sulla 43 rd strada, mi ha dato l’occasione di confondermi tra la folla oceanica di persone che animano il mercato della stazione centrale, immaginata non come semplice luogo di attesa ma di scambio.
Giunto al Calandra Institute, sono stato accolto dal direttore John Tamburri, insieme a professionalitá competenti e votate alla missione che ha l’Istituto. Due sale stracolme, platea americana e italiana-americana e con me, Padre Gennaro Matino, Fred Gardaphé (Queens College, CUNY), Stan Pugliese (Hofstra University), Robert Viscusi (Brooklyn College, CUNY). Il tema delle emigrazioni e le esperienze di due città. Noi, gli esseri umani quale sintesi di popolazioni e culture che ci hanno preceduto. Napoli e New York insieme devono costruire la memoria del passato, sviluppare la conoscenza, per evitare che in futuro si commettano gli stessi errori. Napoli che tutela il patrimonio culturale e sociale che tende alla globalizzazione del capitale umano. Napoli terra viva, vulcanica. Siamo la terra del fuoco, non la terra dei fuochi.
Al termine del seminario un piacevole “dinner” con il team del Calandra e poi a piedi verso l’ albergo, per immergersi nuovamente in una cittá che vive 24 ore – qui un tempo infinito.