Un indizio è un indizio, due indizi sono due indizi, più indizi, soprattutto se gravi, precisi e concordanti, sono una prova. La prova è che vogliono mettere in ginocchio la città, distruggere i diritti dei suoi abitanti, fermare la rinascita della città. Napoli e la sua liberazione dal Sistema stanno dando troppo fastidio ai poteri tradizionali. La conoscenza fino al midollo dello Stato, maturata in quindici anni di prima linea di magistratura e sette anni di prima linea di Sindaco di Napoli, mi fanno ritenere che poteri statuali sono ostili per questa città. È una vergogna senza fine quello che ho visto. La città si è liberata, in questi anni, del rapporto tra camorra, corruzione e politica, la città si è liberata dei rifiuti, la città ha liberato enormi energie vitali tanto da essere oggi la città più vulcanica d’Italia per talenti e cultura. L’energia in città è esplosiva e felicemente contagiosa. Proprio perché siamo onesti, autonomi, liberi e coraggiosi ci mettono dure gabbie normative e crudeli vincoli finanziari, ci tagliano trasferimenti, ci impediscono di assumere, ci vietano di fare investimenti, ci pignorano le casse comunali, ci bloccano la spesa, ci applicano sanzioni per debiti non pagati dallo Stato quando, semmai, dovremmo essere risarciti. Ci sommergono di debiti dello Stato risalenti al terremoto del 1980 ed all’emergenza rifiuti da noi cancellata, ed invece di risarcire la città ci bloccano ogni azione. Resistiamo assediati. Ma che senso hanno le elezioni popolari, la democrazia, le autonomie locali, se ad un sindaco, democraticamente eletto, viene impedito, in violazione della Costituzione, di esercitare il proprio mandato ? L’obiettivo dei nemici della città è quello di far piombare la città nel caos, vogliono affamare il popolo napoletano, distruggere i diritti dei cittadini, in nome del pensiero liberista/monetarista dove contano solo i numeri. Basta che le tabelline sono a posto la carne viva della gente può anche morire. Ma i numeri contano a loro uso e consumo, perché se i conti non tornano per colpa di debiti dello Stato, lo Stato se la prende con le vittime e non con il carnefice. La legalità formale – solo apparente – degli apparati statuali è connaturata da una violenza istituzionale inaccettabile, in palese violazione dei principi fondamentali della Costituzione Repubblicana, nata dalla resistenza al nazifascismo. La giustizia e la Costituzione sono però più forti della legge e dei provvedimenti amministrativi e giudiziari che vanno sempre interpretati in maniera costituzionalmente orientata. Chi viola la Costituzione ed attenta ai diritti della città e dei suoi abitanti è contro la giustizia e commette condotte illegittime anche se, formalmente, apparentemente legali. Tra rispettare la tabellina dei numeri, mettersi a posto la coscienza in modo pavido e vile affamando, però, un popolo, noi ci schieriamo dalla parte dei diritti e dei bisogni del popolo napoletano. Tra mettere la pratica a posto burocraticamente e pilatescamente parlando ed, invece, attuare la lotta per i diritti e per la Costituzione la scelta per noi è obbligata e naturale. Ci ribelliamo al sistema ed ubbidiamo alla Costituzione. Siamo sovversivi rispetto al sistema per il ripristino della normalità costituzionale. Vogliono arrestare la rinascita di Napoli, attaccano una città che ha rotto un sistema che mai nessuno prima aveva intaccato, bloccano il funzionamento dei servizi della città, proprio ora che si può attuare in modo forte il miglioramento della qualità della vita con servizi migliori e più efficienti. Dove eravate quando si mangiavano la città e la violentavano in modo indecente ? Oggi attaccate una città viva grazie al suo popolo ed amministrata con le mani pulite. Ci vogliono impedire di governare la città. È una vergogna senza fine. Sono e siamo profondamente indignati. In Italia gli onesti vengono perseguitati, mentre i corrotti vengono premiati. Nonostante la nausea per queste condotte eversive dell’ordine costituzionale, noi non ci omologheremo a questa violenza, del resto le quattro giornate di Napoli ci hanno insegnato proprio che di fronte ai soprusi e alle ingiustizie bisogna ribellarsi. Chi non ha coraggio per questa lotta così dura e difficile si metta in panchina, noi ci fermeremo quando i diritti della città e dei suoi abitanti saranno realizzati e quando sopraffazioni ed ingiustizie saranno sconfitte. Voi ci volete impedire di dare i servizi ai cittadini e ci vorreste domi al dogma del liberismo carnivoro, noi non ci piegheremo mai. Lotteremo da combattenti e con il diritto costituzionale e la forza di un popolo maturo e liberato distruggeremo con la democrazia i nemici di Napoli.