Sinora l’estate da Palazzo San Giacomo è stata caratterizzata da un lavoro durissimo ma assai proficuo. È stato fatto assai per la nostra Città. Tra l’altro, siamo intervenuti su tutte le società partecipate mettendo in sicurezza lavori e funzioni e creando i presupposti per un autunno migliore per i servizi per i nostri concittadini. Dal dissesto dato per certo dai più, alla sicurezza dei conti ed al rilancio di tutte le partecipate pubbliche. Abbiamo approvato in Consiglio Comunale una manovra di bilancio davvero ottima, con un lavoro egregio delle donne e degli uomini del Comune. Grazie, per un risultato impensabile solo alcuni mesi fa. Voglio ringraziare la nostra maggioranza in Consiglio per la compattezza ed il contributo utile al risultato. Abbiamo messo in atto un dialogo politico ed istituzionale a livello nazionale di alto profilo su più fronti. Il nostro movimento politico demA sta crescendo e si sta diffondendo con l’entusiasmo dei militanti sempre più numerosi. Una serie enorme di risultati estivi che abbiamo raggiunto come amministrazione sono decisivi perché il 2018 sinora è stato assai complicato ed in Città le sofferenze non sono poche. Alla vigilia di ferragosto mi sento di poter affermare che da settembre inizia una fase nuova da ogni punto di vista: amministrativo, istituzionale, politico. Obiettivo è portare Napoli ai vertici in tutto entro i prossimi tre anni, a cominciare dai servizi, la vera grande sfida urbana. Dai servizi sociali, a quelli urbani, dalle infrastrutture, alla mobilità, dal verde, al decoro. Insomma tanto da fare ancora per continuare ad essere sempre più capitale, da ogni punto di vista. Napoli e la sua gente centreranno questo obiettivo, noi saremo in prima linea, come sempre.
P.S. Se passa l’ultima boutade del ministro oscurantista secondo la quale non saranno più riconosciute le famiglie omosessuali, il bimbo – che vedete in foto – che ho avuto l’onore di registrare nell’anagrafe del Comune di Napoli, nato da persone dello stesso sesso, non avrà diritti, non sarà uguale ad altri bimbi. La famiglia è forte non se sopprimi diritti e neghi le libertà civili, ma se il legame d’amore è solido. Non riconoscere diritti a questi bimbi o farne morire altri nel mare perché hanno la pelle scura non è costruire comunità con famiglie solide e felici. Le comunità si fondano su legami di amore, non con recinti esclusivi imprigionati da catene di rancore e di odio.
P.S.2: mentre non trovano i soldi per i diritti degli italiani – e dicono prima gli italiani -mentre si tagliano i fondi per le periferie delle nostre città, nessuno parla dei tanti bambini yemeniti morti da bombe vendute dall’Italia all’Arabia Saudita. Nessuno ne parla anche perché nel prossimo bilancio del Governo le spese militari aumenteranno addirittura per come ordinato da Trump ai Paesi della NATO. Non salvare vite umane nel Mediterraneo e vendere armi di distruzione di massa a chi sta massacrando civili sono due crimini che meriterebbero un governo del cambiamento. Ma per loro questi non sono crimini, per loro i delitti li commettono chi dedica la vita alla solidarietà e a salvare le vite umane.