“Il riscatto delle vite sommerse” è il titolo dell’edizione 2016 del campeggio politico di Tilt, associazione di promozione sociale che da anni organizza uno spazio di dialogo con rappresentanti della realtà sociale, culturale e politica del paese.
Con me a Monopoli anche Michele Emiliano e Marco Furfaro su “il piacere di essere meridionale” , tema che interpreta perfettamente il mio stato d’essere.
Sono orgoglioso di essere meridionale ma in primis napoletano e poi anche italiano e profondamente convinto che da sud dobbiamo provare a costruire l’Europa dei popoli, dei diritti e delle uguaglianze sociali, difendendoci da chi tenta di alzare mura tra i nostri paesi, come sta accadendo tra la Gran Bretagna e la Francia.
Le politiche di austerità opprimono le nostre comunità, il mezzogiorno in particolar modo ed è importante condividere le storie e le esperienze, narrando la politica dei territori che cercano di riscattarsi come stiamo facendo a Napoli, senza nascondere i problemi ma tentando di cogliere le opportunità di sviluppo per creare un’alternativa finanche economica. Basterebbe iniziare realmente a valorizzare i nostri paesaggi, per ottenere l’innalzamento di quel valore “PIL” che tanto interessa ai governi liberisti e vuole giustificare azioni scellerate a danno della nostra salute, cultura, società, identità.
Sono persuaso che sia il mezzogiorno che potrà cambiare il paese se riesce ad uscire, come sta tentando di fare Napoli, dalla depressione che hanno generato le politiche del fiscal compact e dei pareggi di bilancio.
Il riscatto parte da sud.