I collegamenti ferroviari della gran parte delle città e dei comuni del Mezzogiorno sono ancora a binario unico, diversi dei quali non elettrificati. Continuano i tagli ai comuni per la mobilità ordinaria. Il paese intero ha bisogno della messa in sicurezza dei territori e di piccole infrastrutture non invasive e realmente al servizio dei cittadini. Per non parlare della sicurezza degli edifici. Ma apprendiamo che Matteo Renzi alla vista di Impregilo, ovvero a cospetto dell’impresa che doveva risolvere la crisi rifiuti in Campania riempendo la regione di inceneritori, rilancia la costruzione del ponte dello stretto. Poco importa quindi l’elezione a Messina di Renato Accorinti, sindaco che proviene dalle mobilitazioni e dai movimenti contro il ponte, ancora più grave è che non significano evidentemente nulla le 23 vittime dell’incidente ferroviario tra Andria e Corato del luglio appena passato. Per Renzi la priorità è il ponte sullo stretto. Brindano gli speculatori, brindano mafia e ‘ndrangheta.