Il Papa ha riunito in Vaticano diversi Sindaci provenienti da ogni parte del globo per discutere di bene comune. Sono stato onorato di essere tra gli invitati. Si è discusso di lotta alle povertà, di lotta alle disuguaglianze, di giustizia sociale, della realizzazione di un nuovo umanesimo. Un mondo in cui la globalizzazione dei diritti e delle persone possa prendere il sopravvento sulle tecnocrazie, sui capitali finanziari. Siamo tutti abitanti del mondo, basta logiche proprietarie. Nessuno è clandestino o siamo tutti clandestini. Non è giusto che le transazioni finanziarie attraversino il globo liberamente e le persone debbano chiedere il permesso. Si abolisca il permesso di soggiorno per i rifugiati politici. Basta guerre in violazione delle Costituzioni, basta economie di guerre, basta austerità. Ecco il verbo delle oligarchie mondiali: opulenza per i ricchi, riduzione dei diritti per il popolo. Basta ossequio al dio denaro ed al pensiero dominante del consumismo universale. Equa distribuzione delle ricchezze per una vita dignitosa e giusta. Alla sera della vita non conta quanto hai, ma chi sei stato; alla sera della vita conta quanto si è amato. Amore al posto dell’odio e dell’indifferenza. E tante altre riflessioni per la costruzione di movimenti popolari dal basso per liberare l’uomo dalle ingiustizie. Grazie Papa Francesco. Hai unito noi Sindaci nel solco della giustizia contro le ingiustizie di un liberismo imperante senza anima e senza cuore.