Napoli in questi giorni è ancora più ricca di energia. C’è tanto orgoglio in giro, partecipazione, voglia di fare e di costruire comunità. Si rafforza la volontà da parte di sempre più numerosi napoletani di prendersi cura della città. Aumenta la costruzione del benessere cittadino collettivo. Città dalle radici identitarie profonde ed antiche, ma solide proprio perché rafforzatesi con la naturale vocazione all’apertura ai popoli ed alle culture di tutto il mondo. Altrove si costruisce insicurezza sul rancore e sull’odio, da noi si ritrova solidarietà, fratellanza ed amore. In altre zone ci si chiude in casa, con filo spinato, mura alte ed armi, da noi si cerca di uscire sempre di più per le strade, tra i vicoli, nelle piazze. La cultura sempre più arma di riscatto della nostra Terra. Cresce sempre di più l’economia reale cittadina e aumentano i posti di lavoro. Gli investimenti si moltiplicano e le prospettive di miglioramento dei servizi sono sempre più concrete. Il progetto Napoli città autonoma è sempre più realtà, in modo da liberarci per sempre da ogni forma di vincolo soffocante. Neomunicipalismo, autodeterminazione, partecipazione e controllo popolare, difesa della città, costruzione di legami umani. Sofferenza e degrado si contrastano non smantellando i beni comuni e colpendo gli ultimi, ma molto con la solidarietà e la rigenerazione urbana. Non è andando contro i poveri ed i sofferenti che si crea sicurezza e serenità, ma è con la coesione sociale che si realizza senso di appartenenza e voglia di comunità. Questa città ed i suoi abitanti, con tutte le sofferenze ed i limiti, stanno andando in direzione ostinata e contraria rispetto al pensiero sia liberista che leghista – in favore della giustizia sociale e contro le discriminazioni – e stanno dimostrando grande solarità, energia, cuore ed umanità. Di tutto questo che sta realizzando il nostro popolo mi sento profondamente orgoglioso, perché di questi tempi è qualcosa di straordinariamente rivoluzionario, anche perché riguarda non solo la materia, ma pure lo spirito.