Le prossime ore sono decisive per il futuro dei territori italiani, dei piccoli e dei grandi Comuni. Vedremo se Governo e Parlamento trasformeranno promesse ed impegni in norme. Ne va della coesione democratica e della sicurezza del nostro Paese. Norme che servono per soddisfare bisogni di rilevanza costituzionale e garantire servizi. È l’ora di sovvertire le priorità del legislatore. Cittadini e diritti costituzionali debbono venire prima degli interessi finanziari e delle spese per armi di distruzione di massa. Noi Sindaci siamo solamente megafoni ed altoparlanti delle sofferenze, dei bisogni, delle ansie, dei desideri ed anche della rabbia degli abitanti dei nostri territori. Nel frattempo l’Italia è ancora attraversata senza soluzione di continuità – da nord a sud – dalla questione morale: indagini ed arresti per corruzione, turbative d’asta, voto di scambio, mafie. In un Paese in cui il mercimonio è divenuto Sistema, noi dobbiamo lottare strenuamente e poi difenderci per attuare diritti costituzionali per i cittadini avendo contro gabbie normative e vincoli finanziari che ci impediscono di garantire servizi, sostenere le persone fragili, applicare la Costituzione. Il lavoro e la lotta sono assai duri, ma non abbiamo paura e non molleremo di un centimetro fino a quando non avremo raggiunto l’obiettivo.