Vicinanza totale a Erri De Luca.
Non voglio esprimere giudizi aspri nei confronti della magistratura, che lavora in piena autonomia, ma questo processo mi dispiace molto. Conosco infatti Erri De Luca.
E’ un pensatore libero e so cosa intendeva in quel suo ragionamento: opposizione forte ad un’opera pubblica che, ogni giorno che passa, si dimostra sempre più inutile, dannosa, controproducente.
Se poi un pensatore, come uno scrittore oppure un intellettuale, usa una parola forte: ecco, non diventa improvvisamente un cattivo maestro. Dispiace vedere un grande scrittore di rilevanza internazionale, che per noi è fonte di orgoglio, sedere sul banco degli imputati per una libera manifestazione del pensiero.