I beni comuni sono sempre più sotto attacco, quindi i beni comuni vanno difesi, con gli strumenti istituzionali e con la lotta popolare. Si combatte quotidianamente, anche corpo a corpo, per creare le condizioni per poter avere più mezzi e risorse per tutelare i beni comuni. Ma non è sufficiente. Non è solo questione di soldi e strumenti. È necessario che ci sia una coscienza collettiva forte sulla priorità di queste lotte. Bene comune è l’acqua: a giorni a Roma verrà razionata. Bene comune è la terra: gli incendi distruggono ambiente, paesaggio, ossigeno, vita. Bene comune è l’aria: inquinata oltre i livelli di guardia. Per non parlare di fiumi e mari. Cultura e persone sono aggredite in varie parti del mondo. Alcuni pensano che consumando tutto, accaparrando ogni cosa, sfruttando ingordamente, si raggiunga la felicità. Quanto può ancora durare tutto questo? La felicità sarà profonda e durevole solo se sapremo sovvertire le priorità della nostra esistenza. Cominciamo, allora, a difendere i beni comuni. In tanti lo facciamo. Ma dobbiamo essere ancora di più. Il benessere è preservare, valorizzare, curare, amare i beni comuni. E goderceli i beni comuni, uniti nelle diversità, con la voglia di coesione, unitamente alla ricerca di una umanità sempre più profonda.