In questi 5 anni Napoli si sta riscattando da sola. E noi napoletani sappiamo come era stata ridotta la nostra bellissima città. Migliaia e migliaia di posti di lavoro creati grazie al boom turistico-culturale-internazionale. Centinaia di migliaia di turisti mese per mese. Eventi ed investimenti senza precedenti. Partecipazione popolare. Rilancio in tutti i quartieri. Orgoglio partenopeo. Non possiamo più accettare le discriminazioni su Napoli e l’assenza di risorse che il Governo deve alla Città di Napoli e che sono necessari per intervenire sulle sofferenze strutturali dei nostri territori. Non chiediamo leggi speciali come è stato per Roma e Milano, ma semplicemente il dovuto ( e il maltolto ). Non siamo quelli del cappello in mano e delle collusioni partitocratiche. È in atto un disegno politico per ostacolare la nostra città e rallentare la potenza di Napoli e dei napoletani. Fa paura Napoli fuori dal Sistema. Il Sud autonomo e liberato – nell’Italia unita nelle sue diversità -, emancipato dai guinzagli del Sistema, sarebbe una forza per il rilancio dell’intero Paese. Ma tutto ciò non è gradito a chi pretende un Sud sottomesso al Sistema politico che per decenni ha portato degrado e corruzione e che lo ha utilizzato per foraggiarsi, consolidando anche una forte borghesia mafiosa. Noi comunque non molleremo mai e racconteremo anche le azioni e i responsabili di questo costante attentato alle nostre comunità. La nostra autonomia e la nostra onestà non sono in vendita. La mobilitazione popolare che dilaga sta facendo paura al Sistema che allora reagisce con violenza istituzionale attentando ai diritti individuali e collettivi. Pur di consolidare i loro privilegi e coprire i loro abusi mortificano comunità e schiacciano i bisogni della gente. L’antidoto è una costante ed inarrestabile mobilitazione sociale.