Riconoscere i funerali di Stato a Placido Rizzotto, come fatto dal governo, è stato un atto giusto e dovuto.Per questo in tantissimi abbiamo scelto, nei giorni scorsi, di firmare un appello in tal senso ed oggi salutiamo con soddisfazione la decisione presa dal governo.
Placido Rizzotto è stato un cittadino esemplare, un sindacalista e un socialista, un uomo che ha lottato contro le mafie. Non mi piace definirlo un eroe, perchè la nozione di eroe deresponsabilizza noi tutti. Preferisco Brecht e il suo Galileo: “sventurata la terra che ha bisogno d’eroi”.
La preferisco perchè si tratta di una esortazione alla cittadinanza attiva, alla partecipazione del singolo, all’impegno in prima persona. Rizzotto è stato un siciliano che ha combattuto contro il latifondo e i latifondisti nell’interesse di quel movimento dei contadini meridionali che ha fatto grande il Sud. Un sindacalista che ha difeso il lavoro come diritto e non come privilegio concesso dall’alto.In questo caso, l’alto mafioso.Per questo ha pagato con la vita: Luciano Liggio, che poi divenne capo di Cosa Nostra, lo fece prima rapire e poi ammazzare.Soltanto tre anni fa, in una cava nei pressi di Corleone, sono state rinvenute le sue ossa. La Sicilia è terra a me cara: Peppino Impastato, Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Rosario Levatino.
Sono solo alcune delle tante figure generate da un’isola che ha saputo dar vita ad una ribellione civile e democratica verso il controllo mafioso.
Figure da esempio e da un monito a tutto il paese, soprattutto adesso che le mafie si sono istituzionalizzate e controllano l’economia nazionale.Soprattutto adesso che importanti indagini della magistratura stanno cercando di illuminare anche quella opaca stagione della trattativa Stato-mafie. Abbiamo dunque diversi punti di riferimento chiari e nitidi. Con loro lavoriamo ogni giorno, da normali cittadini.