Votare NO per fermare la deriva autoritaria e liberista del governo Renzi. Votare NO per scongiurare il consolidamento del potere nelle mani di pochi oligarchi. Votare NO per accelerare il processo di completa attuazione della Costituzione. Votare NO per realizzare la sovranità popolare fino in fondo. Per dare finalmente centralità alle persone e al lavoro. E non al denaro, che serve per vivere con dignità, ma non per costruire le fortune di pochi. Votare NO per realizzare l’uguaglianza delle persone nei diritti e per affermare la giustizia sociale ed economica. Votare NO per realizzare l’Italia dei beni comuni: per tutelare natura, paesaggio, cultura. Per puntare finalmente sulla scuola, l’istruzione, il sapere, la conoscenza, la ricerca. Votare NO per garantire il diritto alla salute. Un NO contro le guerre e le politiche fondate sui mercanti di armi e di morte. Sono sporche di sangue le mani di chi spende 64 milioni di euro al giorno per le politiche militari e non fa nulla per i poveri e per i deboli. Votare NO per consolidare le autonomie, contro il centralismo verticale. Votare NO per avvicinare la giustizia alla legalità. Contro corruzioni, mafie ed il partito trasversale degli affari. Ma non basta votare NO. Dobbiamo, in applicazione dell’art. 3, secondo comma, della Costituzione, rimuovere gli ostacoli che si frappongono all’uguaglianza e alla giustizia. L’ostacolo è il blocco tra capitale/finanza/politica/corruzioni/mafie. Dobbiamo costruire nei territori l’alternativa sociale, culturale, economica e politica. Un’alternativa popolare al potere costituito fondato sull’abuso legalizzato e sulla violazione dei diritti costituzionali.