Non basta aver difeso la Costituzione con la magnifica vittoria al referendum del 4 dicembre. Adesso dobbiamo attuarla fino in fondo. Senza esitare. Adesso si deve mettere in campo tutta la forza e l’audacia di cui si è capaci per rimuovere gli ostacoli – di ordine sociale ed economico -che impediscono la giustizia e l’uguaglianza delle persone. Dobbiamo dimostrare che le lotte popolari e il diritto hanno una propulsione rivoluzionaria. Si deve dimostrare che la Giustizia prevale sulla legalità formale quando è il prodotto dell’abuso del potere. Il diritto non è solo divieto e sanzione, ma soprattutto strumento per attuare la trasformazione sociale attraverso l’affermazione dei diritti sopiti. Troppi diritti sono soppressi oppure oppressi. Solo attuando la sovranità popolare nei territori, nelle istituzioni, nei luoghi di produzione, si potrà affermare la giustizia e l’uguaglianza dei diritti. L’alternativa popolare, sociale, culturale, economica e,quindi, politica si costruisce mettendo al centro della nostra azione i diritti soffocati dalle politiche liberiste. Il diritto al lavoro con prevalenza del lavoratore rispetto al capitale. Il diritto all’essere ed il diritto all’avere il giusto. Il diritto all’integrazione sociale rispetto all’abuso della legge fondata sul respingimento. Il diritto alla pace, contro le leggi immorali e illegittime che producono traffico di armi e guerre. Il diritto della partecipazione dei lavoratori al governo dei mezzi di produzione economica. Il diritto al riconoscimento giuridico dei beni comuni: acqua, terra, aria, cultura, sapere: beni universali, da sottrarre alle logiche proprietarie. Il diritto all’uso collettivo e popolare di beni di cui non vi è un utilizzo socialmente meritevole. Il diritto all’istruzione, alla formazione, alla ricerca. Il diritto alla salute. Il diritto ad avere gli altri diritti. Per conquistare diritti si devono rimuovere ostacoli: con le lotte popolari e con le istituzioni democratiche. Insieme si può. Abbattere monopoli ed oligopoli, liberare e diffondere energie. Per fare questo ed altro ci vuole coraggio, forza, volontà, collettivismo, autonomia, onestà. Ed anche fantasia e creatività. Proviamo a dimostrare che si può fare e che anche il diritto ad essere liberi e felici non è utopia, ma il risultato del sovvertimento dei modelli liberisti con l’affermazione dei valori dei movimenti popolari e sociali fondati sull’affermazione della Giustizia. Anche ora, in diverse parti del globo, c’è chi costruisce mura, chi ordina guerre, chi accumula ricchezze e chi distrugge la natura, ma c’è anche chi cerca di attuare la rivoluzione dell’umanesimo contro egoismi, oligarchie e nuovi fascismi.