Ho incontrato a Piazza Vittoria una rappresentanza degli 845 lavoratori di Almaviva Contact che, all’interno di un nuovo piano di riorganizzazione aziendale, stanno per essere licenziati. La chiusura del call center di Napoli è inaccettabile e su questa vertenza va alzato il livello politico di confronto e di scontro qualora necessario. La scelta di chiudere a Napoli è priva di adeguata motivazione. Nè il governo, nè l’azienda danno risposte convincenti.
Se chiude un’azienda in un’area in pieno rilancio, se 845 famiglie non sanno come sostenersi, a perdere é la città, per questo motivo é una lotta che sosterrò con forza.