Della Costituzione stracciata….ovvero del fascismo del terzo millennio.
Se un padrone licenzia un operaio perché pratica il dissenso, seppure duro, contro lo stesso padrone, esercitando la libera manifestazione del pensiero, è dittatura del capitale economico sulla persona. Se il servizio pubblico della comunicazione licenzia un giornalista perché esercita il diritto di satira contro il Presidente del Consiglio è abuso del potere e attentato all’autonomia, all’indipendenza e al pluralismo dell’informazione. Se una Città ed il Sindaco democraticamente eletto vengono accerchiati ed assediati perché sono autonomi ed esercitano dissenso e lotta nei confronti del Sistema, è attentato all’art. 1 della Costituzione. Se il padrone con violenza distrugge la libertà del lavoratore; se un giornalista con prevaricazione viene censurato; se la democrazia viene commissariata…..diviene cogente il compito della Repubblica di rimuovere gli ostacoli (art. 3, secondo comma, Cost.) che impediscono l’uguaglianza e la giustizia sociale. La Repubblica è il popolo. Ognuno di noi è, quindi, difensore e attuatore della Carta Costituzionale. Il popolo deve rimuovere, pertanto, tutti gli ostacoli che stanno attentando alla Costituzione nata dalla resistenza partigiana al nazifascismo. È un dovere costituzionale frenare gli eversori. È necessario lottare per tutti i diritti costituzionali.