Luigi de Magistris
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Luigi de Magistris

PRIMO PIANO

La visita del Capo dello Stato Sergio Mattarella a Napoli, sabato scorso, accompagnato dal Presidente della Camera Roberto Fico, è stato un segnale molto forte, per una serie di motivi. La visita alla bellissima mostra di Caravaggio al Museo di Capodimonte consente di sottolineare quanto Napoli, prima città italiana per crescita culturale e turistica, sia sempre più meta destinataria di mostre eccellenti. La successiva visita al quartiere Sanità evidenzia l’apprezzamento per la rivoluzione culturale in atto nel quartiere dove fortemente si è consolidata una rete virtuosa tra associazionismo ed istituzioni di prossimità. Infine, ma non in ordine di importanza, la visita al quartiere San Giovanni, nel rione Villa, tra le donne e gli uomini che lottano con forza contro le recenti aggressioni camorristiche al territorio. In quel quartiere da tempo stiamo lavorando per realizzare quella rivoluzione culturale già consolidata in altre zone della città, come Scampia. La nostra Città, in questi anni, ha scelto il riscatto morale e culturale, l’orgoglio partenopeo, la strada impervia della giustizia, la rinascita del suo popolo. La camorra e la violenza vanno sconfitte definitivamente con la cultura, la scuola, le azioni sociali, l’amore, l’onesta’. Napoli la sua parte la sta facendo sino in fondo, con risultati bellissimi, allo Stato chiediamo stop alle discriminazioni verso la nostra città e la prevenzione e repressione del crimine. In fondo chiediamo poco, rispetto a quello che Napoli e il suo popolo hanno fatto in questi anni. Ringrazio il Presidente della Repubblica che ha sempre mostrato attenzione e sensibilità istituzionale verso la nostra città.

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PRIMO PIANO

La primavera a Napoli è iniziata con un profluvio di iniziative culturali, un mare di eventi artistici bellissimi, contaminazioni in strade e luoghi tra culture e popoli, tra arte e viaggiatori. Nessuno è straniero nella nostra città, l’energia umana e culturale di Napoli contamina e cattura liberando coloro che attraversano la nostra terra. Sono orgoglioso della mia città e del popolo napoletano che stanno dimostrando al mondo la strada dell’umanità. Tutto quello che si sta realizzando è frutto della capacità, dell’amore e della potenza di un popolo che da solo, senza nessun sostegno esterno, sta riscattando la città. Questa è la forza di una città e di un popolo che lotteranno per conquistarsi sempre più autonomia, da governi nazionali e regionali che, sinora, sono stati spesso indifferenti, talvolta ostili, qualche volta nemici di Napoli. Ma avete perso, soffocati dal vostro rancore ed odio, Napoli, invece, ha già vinto, perché chi sceglie la cultura e l’umanità non potrà che vincere.

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PRIMO PIANO

Napoli è sempre più potente e di questo molti ne godono, alcuni ne soffrono. La rinascita di Napoli la soffre chi si è costruito la sua fortuna sui malanni ed anche le forti contraddizioni della nostra città. La patisce chi magari non fa di tutto per risolvere i problemi di Napoli ma è sempre pronto, quando qualcosa non va proprio per il verso giusto, a sparare sulla città, sul suo popolo e su chi la rappresenta con onestà, onore e orgoglio. In questa primavera Napoli andrà fortissima e supererà i record degli ultimi anni, per umanità, bellezza, cultura, viaggiatori ed abitanti che attraverseranno la nostra terra. Due episodi venerdì stupendi. Jeff Kinney, scrittore per ragazzi, autore del Diario di una Schiappa, 200 milioni di libri venduti nel mondo, tra i cento personaggi più influenti nel pensiero mondiale, sceglie Scampia, la scuola Vittorio Veneto, come unica tappa in Italia per il 2019. Orgoglio per Napoli, gratitudine per aver scelto Scampia. L’immagine di decine e decine di bambine e bambini che disegnavano con lui, con la fantasia e la vivacità delle nostre creature, è stato commovente. Poche ore dopo vedere con i miei occhi la felicità del grandissimo Ferzan Ozpetek nel ricevere la cittadinanza onoraria napoletana mi ha emozionato profondamente. Persone universali, talenti mondiali, che si emozionano e sono felici nel diventare napoletani nel mondo. Essere napoletani è meraviglioso, diventarlo altrettanto e vedere la gioia di persone, patrimonio dell’umanità mondiale, indossare il nostro abito culturale universale è davvero stupendo. La potenza di Napoli attraverso cultura ed umanità ce la stiamo sempre più conquistando e non consentiremo a nessuno di sporcare questa rivoluzione che è, in primo luogo, nei cuori nostri e del popolo napoletano. La violenza e la cattiveria con cui certi arnesi che operano in città agiscono contro la città, anche quando accade qualcosa di spiacevole, evidenzia quanto fastidio sta dando questa città a certi poteri e certi interessi. Ma la potenza culturale della città e l’umanità solare del suo popolo seppellirà, certe volte anche solo con una risata, i produttori di azioni e sentimenti malevoli. Del resto, basta accantonare i luoghi del rancore e le sedi della costruzione di operazioni mistificatorie e falsificatorie, e perdersi nei vicoli, nelle strade e nelle piazze di Napoli, per rigenerarsi con umanità, vita, bellezza e cultura. La felicità negli occhi di un popolo, anche pieno di problemi e sofferenze irrisolte, è molto più potente del rancore, dell’invidia e della violenza di pochi, seppur violenti, potenti e certe volte armati. Nemici di Napoli, a tutti i livelli, avete già perso, nostalgici di una città in mano a pochi potenti e corrotti siete stati sconfitti, la storia del riscatto non arrestabile e della rinascita impetuosa della città vi ha già sepolto. Siete morti, nel cuore e nell’animo, che camminano tra la gioia di un popolo che ha riscoperto dignità, orgoglio e senso vero di appartenenza alla nostra Terra. Terra mia, anzi Terra Nostra.

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Il naufragio del M5S senza il salvataggio della foglia di fico. È passato un anno dal bellissimo successo elettorale dei pentastellati alle elezioni politiche che il partito fondato da Beppe Grillo è ormai al tracollo. Il loro punto di non ritorno è la questione morale dove hanno perso ogni credibilità: o perché hanno tradito rispetto a ciò che sostenevano oppure perché gli è caduta la maschera. Quando stavano all’opposizione bastava che un avversario politico fosse indagato o attinto da un’informazione di garanzia che scattava la loro furia – spesso anche fondata – per le dimissioni del presunto colpevole (prima ancora che venisse processato). Ora che governano nelle città e nello Stato per loro questa regola non vale più. Si fa quadrato, come ai tempi di Craxi e Andreotti. Dopo Roma capitale tanti avevano sperato in una pulizia morale al Campidoglio, ma da quando governano i rivoluzionari a parole si susseguono indagini, informazioni di garanzia, arresti. Arresti eccellenti nell’orbita del partito del cambiamento (sic). Procedimenti penali per fatti gravissimi su vicende centrali per la vita della città. Al Sindaco Marino ci mancava poco che lo impiccassero in piazza – per degli scontrini – con un tribunale del popolo composto da 5S e pezzi di PD. Il capo del M5S, nonché vice presidente del Consiglio del Governo nero, ci racconta in questi giorni che loro sono diversi perché, quando è stato arrestato per corruzione il loro presidente del consiglio comunale della capitale d’Italia, lo hanno subito espulso. Si è diversi, caro Di Maio, quando si rompe un Sistema e quando non si viene coinvolti in vicende correttive così gravi e inaudite. Ma non sei stato nemmeno tempestivo caro Di Maio, infatti la questione morale è esplosa da tempo a Roma e non avete fatto nulla per prevenire ed allontanare i responsabili di vicende così riprovevoli, anzi avete espulso o messo ai margini chi, al vostro interno, ha denunciato la questione morale e vicende gravi, come sullo stadio, sull’urbanistica, sui super consulenti “ombra”. In questo caso grande tempismo. Avete espulso una consigliera comunale che aveva denunciato anche pubblicamente e segnalato ad esponenti autorevoli del movimento la gravità dei fatti sulla costruzione del nuovo stadio ed altro ancora. Per non parlare dell’ex assessore Paolo Berdini e le sue denunce su urbanistica e dintorni. E voi che avete fatto?! Avete espulso dal movimento chi denunciava invece di verificare se qualcosa non andasse. Troppo facile intervenire dopo gli arresti eccellenti. E poi che dire che ci riempite da anni la testa di acqua pubblica e dove governate, come a Roma, non la fate perché non la volete fare. Noi a Napoli da 8 anni, dopo il referendum del 2011, abbiamo realizzato il ciclo dell’acqua tutto pubblico e trasformato una SPA in azienda speciale tutta pubblica: ABC (acqua bene comune). Siamo l’unica grande città italiana che ha rispettato il popolo sovrano del referendum. Se poi leggo le cronache giudiziarie sul coinvolgimento dei vertici di ACEA, società che gestisce l’acqua a Roma, allora si intuisce perché le cose vanno diversamente da come si propaganda. Per non parlare dei rapporti assai stretti, come emerge dalle inchieste, con costruttori che devono realizzare opere così importanti, come racconta la vicenda Parnasi. Pubblico e privato devono cooperare nell’interesse delle comunità, ma senza opacità e, soprattutto, colpendo i “prenditori”. I capi del M5S nei comizi hanno sempre gridato onestà, onestà ed affermato che la casta, i politici, devono essere giudicati dalla magistratura quando sono sottoposti a procedimenti penali. Parole che condivido. Però, come si sono seduti sulla poltrona di governo, al primo processo, che riguarda il loro alleato Salvini alzano la manina e gli concedono l’immunità, sottraendolo ad un procedimento penale per fatti gravissimi: sequestro di persona per la cd. vicenda della nave Diciotti. Non sapremo mai la verità su persone, anche donne e bambini, sequestrate. Hanno salvato Salvini, oggi grazie a loro anche capo politico di fatto del Governo, il quale ancora non restituisce agli italiani – a lui cosi tanto cari a chiacchiere – i 49 milioni. Viva l’onesta’ ! Per salvare le ben remunerate poltrone parlamentari e di governo si è buttato a mare, facendolo naufragare, quel voto di bella pulizia morale che tantissime persone, soprattutto al Sud, hanno concesso al M5S. Onestà, coerenza, credibilità non si comprano al mercato, ma sono stili e storie di vita delle persone. Tradire la fiducia, su etica ed onestà, è il peggior peccato politico. E non voglio approfondire le tante promesse tradite come sul terzo valico tra Liguria e Piemonte, sulla TAV che faranno ma lo diranno solo dopo le elezioni europee, sulle trivelle in Puglia e in Basilicata, a Taranto dove il M5S è la fotocopia di chi li ha preceduti: hanno svenduto la salute confermando il conflitto tra diritto al lavoro e diritto all’ambiente. Si reitera su Taranto l’omicidio di Stato, con norme costruite per rendere formalmente legale un assassinio di intere popolazioni. Al Sud, poi, chi ha votato per il cambiamento si è trovato il M5S che stipula, addirittura, un contratto per cementificare un’alleanza con il leader politico più antimeridionale dalla nascita della Repubblica. Poco male, dopo le elezioni approveranno anche l’autonomia regionale differenziata, così il Sud sarà ancora più penalizzato. La questione morale, corruzioni e mafie, sono la vera questione nazionale, ma questo Governo non rappresenta la rottura del Sistema, anzi. Ma, purtroppo, siamo solo all’aperitivo. L’Italia ha urgenza, invece, come l’acqua e come il pane, di un Governo che finalmente attui, dopo 71 anni, la Costituzione, nata dalla resistenza al nazifascismo. Non può certo, tra l’altro, farlo un Governo che va a “braccetto” con casa pound e forza nuova. Il corteo partecipatissimo del 23 marzo a Roma, con una confluenza di movimenti, associazioni, reti civiche, militanti, persone belle nel cuore e nella testa, indica una delle strade, quella più rivoluzionaria, per vincere. Mettere insieme il popolo e chi ha il coraggio e la competenza di utilizzare il diritto e gli ordinamenti per trasformare la società in maniera costituzionalmente orientata. Unire i popoli per abbattere il Sistema, unire le lotte per governare il Paese, unire i più deboli perché un altro mondo è necessario. Napoli darà il suo contributo, nella prima linea, per ricostruire l’Italia.

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