La difesa del territorio, così come la lotta alle ecomafie, è una priorità, e quando si combatte questo tipo di battaglie può capitare di commettere un illecito.Chi commette un illecito lo fa assumendosene la responsabilità.
E’ una scelta personale. Certo è che non si tratta di una battaglia da salotto. Penso alla mobilitazione contro una discarica: diventa difficile capire quale sia il limite giusto e dove sia quello della legalità formale.
Un giurista di fine ‘700 affermò che “l’abuso del diritto è l’uso illegittimo del potere”.
Personalmente non ho mai commesso reati e mai li commetterà ma ho assistito nella mia vita a crimini più odiosi commessi da chi aveva il volto delle istituzioni piuttosto che da un destinatario di un decreto penale di condanna per aver difeso un territorio.
La linea di demarcazione, insuperabile, è comunque la violenza. Nessuna battaglia, anche quella più giusta, può essere sostenuta se c’è violenza.
La violenza va ripudiata.