L’aumento dell’IRPEF e dell’IMU è stato imposto dal governo Monti, non in solitudine politica ma con l’appoggio del Pd, del PdL, dell’UdC. È una imposizione che viene compiuta verso il Comune di Napoli a fronte della nostra adesione (obbligata) al decreto sul predissesto. Dico obbligata perchè, nonostante le nostre battaglie politiche e mediatiche, questo governo ha pensato bene di far pagare ai cittadini e alle cittadine di Napoli il peso della gestione finanziaria scellerata delle passate amministrazioni. Tutto questo senza ascoltare le nostre richieste legittime, costringendoci invece ad una scelta ricattatoria: adesione al piano (così come concepito dall’esecutivo Monti) oppure dichiarazione del fallimento del Comune. Una ipotesi, quest’ultima, inaccettabile per le conseguenze drammatiche che avrebbe sulla cittadinanza. Noi stiamo adottando tutte le misure necessarie per scongiurare e contrastare la durezza prevista dalle normative volute dal governo. Per questo sarebbe opportuno che tutti, dagli organi di informazione fino alle varie componenti sociali, non cadessero nella logica degli allarmismi sociali, i quali si generano automaticamente quando si presentano ipotetiche decisioni catastrofiche su tasse o salari. Dico e ribadisco ipotetiche, perchè ad oggi niente è stato da noi deciso, anche sul tema dell’IRPEF e dell’IMU. Il rischio infatti è che si danneggi soltanto la città, provocando un clima sociale di panico generalizzato, a fronte di nessuna certezza. Vorrei rassicurare sul fatto che noi lotteremo fino all’ultimo giorno utile per evitare che il governo, con i suoi provvedimenti ingiusti, comprometta i diritti delle cittadine e dei cittadini.