Serve certezza della pena, ma anche finanziamento ai centri che sostengono le donne, serve una legislazione adeguata a garanzia delle pari opportunità. Soprattutto è necessaria una rivoluzione culturale e dei valori, una campagna di educazione presso scuole ed università affinchè si agisca sulle cause, sociali e psicologiche, che generano tale violenza, di cui il femminicidio è la manifestazione più estrema e drammatica. Secondo la Casa delle donne per non subire violenza di Bologna: in Italia ogni due giorni una donna muore, a colpire è un ex compagno o marito, o un fidanzato. Il femminicidio è figlio di un atteggiamento discriminatorio e maschilista che vuole gli uomini in possesso dei destini (e dei corpi) delle donne.