Abbiamo resistito a uno Tsunami. Si è rafforzato il rapporto coi cittadini ed è nato un grande movimento popolare al quale mi rivolgerò alla fine del mandato La sintesi migliore è che ha vinto il popolo e i napoletani, perché quando ho deciso di non dimettermi, mi è giunta una spinta enorme da parte della mia città, tutti mi hanno chiesto di non mollare, e si è palesata una volontà popolare, affettiva, politica e istituzionale. Tutto ciò risulta prevalente anche nelle motivazioni della sentenza del Consiglio di Stato che parla di sovranità popolare. Con la giustizia amministrativa si è sanata una ferita. Adesso più di prima ho il diritto dovere di amministrare Napoli e non si può cacciare un sindaco democraticamente eletto. Continuerò a fare il sindaco di strada, perché la forza di questa amministrazione è il rapporto con i napoletani.