La settimana passata Napoli e molte zone del nostro Paese sono state paurosamente flagellate da una tempesta senza precedenti, per noi che siamo uno stivale ad alto rischio sismico è come se avessimo vissuto un terremoto atmosferico con tanto di tsunami. Si contano morti, feriti, danni ambientali per miliardi di euro, distruzione di interi paesaggi. I cambiamenti climatici, dovuti alle condotte scellerate nei decenni di esseri umani potenti e cinici, sono una dolorosa e tremenda realtà della quale bisogna prendere coscienza immediatamente tutti. Cittadini e sindaci vengono lasciati molto spesso soli, senza mezzi, senza risorse adeguate, senza un euro, ad affrontare a mani nude una vera e propria emergenza nazionale: il crollo di pezzi della nostra Italia. Eppure nulla si muove per il cambiamento. Nella legge di bilancio, in corso di approvazione, non vediamo ancora quelle misure necessarie per mettere in sicurezza il Paese, per consentire di avere risorse adeguate per affrontare, preventivamente, le misure idonee per garantire l’incolumità pubblica. Esponenti apicali del Governo ci bombardano ogni giorno per spingerci ad odiare gli oppressi ed a furia di bombardare mediaticamente e politicamente ci saranno quelli che finiranno veramente per odiare gli oppressi e non, invece, gli oppressori. Uniamoci, invece, per difendere l’Italia e i suoi abitanti, al di là delle differenze politiche. E’ venuta l’alba per unire i popoli di tutto il mondo, soprattutto le genti più oppresse, per salvare il Pianeta. Popoli di tutto il mondo uniti per salvare la Natura, la Terra, la Vita. È per questo che nella mia vita mi sono sempre ribellato alle politiche liberiste, corrotte e mafiose che portano distruzione, infelicità e morte. Il tempo è adesso per unirci tutte e tutti, coloro che amano la vita e che non si rassegnano a pensare che sia inutile lottare per l’umanità. Tante mani e tanti cuori, in questi giorni, hanno difeso le nostre terre e stanno provando a limitare i danni della tempesta. Con questa volontà, con questa forza e con questa passione, costruiamo un Paese migliore e prendiamoci quello che ci spetta per difendere le nostre terre, le nostre città, i nostri mari, i nostri fiumi, le nostre vite. Anche se ci lascerete ancora una volta soli, noi saremo in tantissimi ed a mani nude, contro la violenza istituzionale e finanziaria del potere costituito a Roma come a Bruxelles, lotteremo senza sosta per vincere questa battaglia.