Viviamo in un regime di liberismo finanziario che rallenta fortemente l’applicazione della Costituzione soffocando democrazia ed autonomia dei popoli. Resistere non è più sufficiente, si deve passare al contrattacco, rimuovendo ostacoli per attuare giustizia sociale e promuovere lo sviluppo della persona umana. Lottare per i beni comuni e per le persone. Si lotta senza denari, con profondo amore ed infinita passione. Cercasi combattenti, da reclutare nell’esercito popolare di lotta per i beni comuni e per la liberazione. In cambio cediamo i Ponzio Pilato e i Don Abbondio. Si deve lottare con il corpo, con la mente e con il cuore, chi ha paura della rivoluzione si metta di lato…la rivoluzione è lotta, rischio e coraggio, è sentimento, finanche sofferenza, certamente non è una cena di gala in salotto con maggiordomi e camerieri. Ma lottare significa anche vivere e vedere l’alba, mollare invece vuol dire sopravvivere nelle tenebre senza sentire il battito del cuore.