In questa estate torrida emerge forte la natura distruttiva delle politiche liberiste. Pensiamo, a mero titolo esemplificativo, all’emergenza siccità e agli incendi. Le politiche liberiste sono contro l’acqua pubblica. Ebbene, con orgoglio, rivendichiamo che Napoli rimane l’unica città che ha attuato il referendum sull’acqua pubblica trasformando una SPA in azienda speciale pubblica. Il momento di crisi idrica non verrà quindi gestito dalla politica che va a braccetto con le multinazionali, ma da chi è stato eletto dal popolo e rappresenta gli interessi collettivi. L’acqua è il primo bene comune. Incendi: il Paese non investe in sicurezza dei territori e in prevenzione non fornendo nemmeno adeguati mezzi per la protezione civile. Le politiche liberiste portano alla distruzione della natura. Il benessere, ed anche lavoro ed economia costituzionalmente orientati, si realizzano con la difesa e con la valorizzazione dei beni comuni. La rinascita si ha con la fruizione collettiva dei beni comuni, non con l’accaparramento delle risorse a vantaggio di pochi. E’ la lotta del potere popolare contro le politiche escludenti. È il Noi in lotta contro l’egoismo.