Finalmente ce l’abbiamo fatta, piccolo Ruben Conte Loi: la tua famiglia, in cui vivi felice da un anno e pochi mesi con le tue due mamme Marta e Daniela viene riconosciuta in modo definitivo (finalmente!) dalla pubblica amministrazione. Quando sarai grande riuscirai forse a sorridere di questa vicenda, e di quella burocrazia legnosa che aveva preferito la rigidità letterale dei regolamenti alla pienezza dei tuoi diritti di bambino; quella burocrazia verso cui abbiamo opposto resistenza sotto la luce-guida dei principi della Costituzione, finché un tribunale non ti ha dato ragione. Quando sarai grande nessuno metterà più in dubbio la bellezza di una famiglia come la tua, perché tutti avremo capito che i modelli culturali si evolvono, e che una famiglia è basata sull’amore e non sui regolamenti.
Da napoletano prima che da sindaco sono orgoglioso che i tuoi diritti, Ruben, li abbiamo affermati proprio a Napoli, prima città d’Italia a trascrivere nei suoi registri il nome di un bimbo con due mamme.
Napoli, come disse lo scrittore, è una città d’amore.