Sono stato domenica pomeriggio sul cantiere della TAV in Val Susa. Da circa dieci anni seguo quel che accade e da sempre mi sono schierato a fianco delle popolazioni della Valle. Ma ieri sono rimasto davvero sconvolto. Ho visto la militarizzazione della Valle. Sembrava di stare tra la Palestina ed Israele. Un’opera – definita di interesse nazionale e militare – contro il territorio, contro il Popolo, contro Natura. Un fiume di denaro pubblico per distruggere per sempre montagne e territorio. Un’opera dannosa, non utile. Una quantità immane di denaro per alimentare le lobby trasversali degli affari. Ossigeno per il PUSP: il partito unico della spesa pubblica, lo strumento per foraggiare le politiche liberiste contro Costituzione. La lotta della gente della Valle è una lotta costituente, ricostituente. In difesa degli artt. 1 e 9 della Costituzione Repubblicana. La sovranità appartiene al popolo. Non si può militarizzare il territorio per interessi che non siano quelli del popolo. Un’opera contro il popolo. La Repubblica tutela natura e paesaggio. La Repubblica siamo tutti noi, la gente, il popolo. Governi e Parlamenti non di rado sfregiano la Costituzione. Ne fanno mercimonio. Allora tocca sempre di più al popolo difendere i beni di tutti. Ho visto gente innamorata della terra, persone semplici, abitanti che difendono le loro radici. Non sono socialmente pericolosi, sono ossigeno civico e politico contro corruzione e mafie. Guardateli negli occhi, ascoltate la loro passione, il loro amore. Stessi volti visti in questi anni a difesa della nostra Bagnoli contro l’abuso e la violenza del commissariamento perpetrato dal Governo Renzi. Si devono unire le lotte, per difendere natura, persone, beni comuni. Tra Napoli e la Valle si è consolidato un sentimento d’amore, di profonda comprensione umana. Mai mollare, soprattutto quando si sta dalla parte della Giustizia, anche se questa è sempre più spesso violentata da una legalità formale che fa da scudo al SISTEMA.