L’arresto di parlamentari, sindaci e militanti politici dell’HDP (partito filo-curdi) in Turchia è un segnale molto preoccupante per la pace in Medio Oriente. Gli ordinamenti delle società democratiche garantiscono il multipartitismo e il multiconfessionalismo all’interno di società multietniche. Al contempo le società democratiche garantiscono indipendenza e autonomia a stampa, magistratura, università. Questo non accade in Turchia – dove è in atto una repressione violenta anti-democratica del dissenso – e delinea un problema per tutta la comunità internazionale. L’HDP, con la sua pur breve storia fondata su un carattere inclusivo e multietnico per le società mediorientali, rappresenta una garanzia per i processi di democraticizzazione di tutto il Mediterraneo. L’arresto di esponenti politici dell’opposizione in un paese tra l’altro membro della Nato stride irrimediabilmente invece con l’idea stessa di democrazia. L’Unione Europea non può stare più ad osservare la perpetrazione di un golpe senza fine in un Paese ritenuto alleato